WOW! Sono passati 6 mesi dall’ultima volta che ho scritto la Newsletter!
Come stai? Spero davvero che tutto stia andando alla grande 🙌
Come sempre, inizio coi “promemoria”.
1- Se questi contenuti ti piacciono, se ti aiutano a migliorare o ti danno qualche spunto per fare qualcosa di diverso, di migliore, nella tua vita… condividila con un amico o un’amica a cui pensi possa fare bene. Le migliori forme di marketing sono quelle in cui hai un “cliente” contento che parla di te quindi spero ti piaccia al punto da volerla condividere!
2- Se invece non sei iscritto e hai ricevuto questa newsletter (vedi punto sopra), iscriviti!
Ho da poco deciso di rendere gratuiti gli archivi di tutto quello che ho scritto, se hai scoperto questa newsletter da poco vai a vedere quelle vecchie, sono contenuti “timeless” quindi sempre attuali e sempre utili 🤓
Pronti? Sotto coi contenuti!
PS: Se rispondi a questa email sappi che IO LEGGO TUTTO, ma non è detto che riesca a rispondere a tutti (o comunque non sempre in tempi brevi), porta pazienza.
Evento Office of Cards X
Partiamo col botto.
Il 23 Novembre 2024, a Milano in una location TBD, farò il secondo evento Office of Cards Live, con speaker d’eccezione, un workshop interattivo e tanto, tanto, networking con chi, come te, vuole crescere e migliorarsi.
Nei prossimi numeri rivelerò i vari dettagli per non appesantirti, per ora ti lascio la locandina e il link alla pagina per iscriverti.
L’ultimo (che era anche il primo) che abbiamo fatto è stato SPAZIALE quindi non esitare, ti aspetto!
What have you missed?
Beh, in 6 mesi non è che sono stato proprio fermo :)
Ho sospeso la newsletter per 2 motivi:
1- mi sono concentrato sul canale YouTube (lo seguite vero?!) e il podcast, ora anche in video!!
2- ho iniziato un ruolo come CEO di Chef in Camicia che mi ha assorbito parecchio e qualcosa ho dovuto sacrificare.
Dato che il mio imperativo è sempre “o lo fai bene, o non lo fai” ho preferito mettere in pausa questa Newsletter perché non ero certo di riuscire ad avere temi freschi e rilevanti ogni settimana.
Ho però lanciato una rubrica che si chiama #howtoCEO su LinkedIn in cui sto raccontando i miei primi passi come CEO di quest’azienda, nella speranza di dare qualche stimolo interessante (e ricevere commenti costruttivi) su approcci di management e leadership.
Però mi è mancato molto questo esercizio di chiarimento mentale, forzarmi a scrivere un concetto in modo chiaro e sintetico è un ottimo sistema per imprimerlo nella testa quindi… eccomi qui!
Ciò che sei vs. ciò che fai
Una delle domande che più frequentemente facciamo quando conosciamo una persona è sulla falsariga di “cosa fai nella vita?”.
Questo perché, nella nostra società, spesso associamo un certo tipo di valore a quello che, in molti casi, occupa almeno 8 ore al giorno della vita di una persona, ovvero il lavoro.
Ma avete fatto caso alla risposta che ricevete?
A volte arriva un “io faccio il xxx”.
A volte, invece, arriva un “io sono xxx”.
Differenza lessicale minima, ma psicologicamente enorme.
Nel primo caso usiamo il verbo “fare”, che implica distanza dalla cosa che facciamo. Ad esempio: io sono Davide, sono padre di Arya e Julia, marito di Cinzia, nerd, amante del cibo e della cucina in generale… e faccio il CEO di Chef in Camicia.
In questo caso stiamo mettendo una barriera tra la nostra identità e il nostro mestiere.
Nel secondo caso invece io sto dicendo che il mio essere è indissolubilmente legato al mio ruolo di CEO e, se mi togli quello, io vado in crisi nera perché non so più chi sono.
Questo capita anche nelle relazioni: in certi casi una persona tende a proiettare la sua identità in modo strettissimo sull’altra persona, o sulla coppia, e se viene lasciato/a va in crisi non perché è stato lasciato/a, ma perché non sa più chi è.
Ora, non è che un approccio sia meglio dell’altro, ma la riflessione che vi invito a fare è questa: SEI o FAI?
La cosa che ho imparato è che è molto rischioso associare la nostra identità a cose di cui non abbiamo il pieno controllo.
Nell’esempio di prima io ho descritto la mia identità come padre, marito, nerd… tutte cose che dipendono da me e che nessuno mi può togliere.
Il lavoro invece.. beh, è un altro discorso perché quello, purtroppo, ve lo possono togliere. Grandi aziende che licenziano, posizioni che vengono cancellate, “c’è la crisi”… ultimamente ne sto sentendo davvero tante e alcune a persone di enorme valore che conosco personalmente.
Il consiglio che mi sento di dare, e la riflessione che condivido con te, è proprio questo: ricordati che c’è un’enorme differenza tra ciò che sei e ciò che fai e solo in rarissimi casi ha senso dire che “sei ciò che fai”.
Che ne pensi? Ti è mai capitato di perdere un pezzo della tua identità?
Se ti è piaciuta questa riflessione metti un cuoricino ❤️ e condividila con qualche amico/a.
E se ti fa di offrirmi un caffè ☕️, rigorosamente mono origine, puoi farlo qui.
Grazie!
La newsletter non ti basta?
Ti ricordo che il “sistema” Office of Cards è fatto di 4 pilastri, assicurati di seguirli tutti e non perdere pezzi!!
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Ricordati che le cose belle vanno condivise con le persone a cui vuoi bene quindi, se ti è piaciuta questa newsletter, condividila!
Alla prossima!
Mi è capitato di rivedere casualmente una vecchia intervista fatta da Minoli a Gianni Agnelli. Rispondendo alla classica delle domande su quale fosse la ricetta del suo successo lui esordì affermando che ciascuno è quello che fa. Credo che lui intendesse che ciascuno è artefice della propria fortuna. Ho capito però che per uno come me, adolescente negli anni ottanta, quello era un mantra con cui la mia generazione (e quella di chi ho ricostruito l'Italia nel dopoguerra) è stata educata, con tutti i risvolti psicologici con cui ora dobbiamo fare inevitabilmente i conti.
Welcome back :)