Riguardare le vecchie foto
Ovvero, come combattere la tristezza
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Riguardare le vecchie foto
Qualche giorno fa ero nel mio studio in casa e, per una serie di motivi, ero un po’ giù di morale.
A un certo punto mi guardo intorno e vedo un album di foto che mia moglie mi ha regalato per il mio 40mo compleanno, e inizio a sfogliarlo.
Non me ne sono nemmeno reso conto ma ho iniziato a sorridere, rivedendo momenti che avevo dimenticato.
È pazzesco come riguardare una foto ti riporti al momento in cui l’hai scattata.
Ci sono alcune foto che hanno davvero il potere di riattivare i circuiti neurali che erano attivi nel momento in cui hai vissuto la situazione che hai immortalato.
Quel sorriso, quei ricordi, mi hanno cambiato STATO, che è l’unico modo per uscire da un momento down.
Tony Robbins ha questo framework: State, Story, Strategy.
Robbins dice che per uscire da un momento buio serve una strategia, ma la strategia non serve se quando ti metti a concepirla ti stai raccontando una storia negativa, cosa che inevitabilmente accade se sei in uno stato negativo.
Robbins quindi suggerisce di trovare il modo per cambiare il tuo stato, il che ti mette in condizione di vedere il mondo, e la tua situazione, in modo più ottimistico (story) il che, a sua volta, ti permette di essere in un mindset più positivo e costruttivo quando crei la tua strategia.
Questo, tra le altre cose, è il motivo per cui nell’home screen del mio telefono ho un widget con BackThen, una app che uso per salvare tutte le foto delle mie bambine, che mi ripropone una foto al giorno.
A volte mi capita di prenderlo in mano, vedere una foto simpatica, e fare un sorriso, il che mi mette in uno stato migliore.
A volte addirittura clicco sulla foto e passo 5 minuti a guardarne un po’ :)
La stessa funzione è presente anche in Apple Photos e Google Photos (quello di Google è fatto molto bene), che ti ripropongono foto (o insiemi tematici di foto, sfruttando l’AI che riconosce i volti delle persone e li combina coi metadati delle foto) con una certa frequenza.
Ad esempio Google Photos mi ha riproposto di recente un insieme di foto di Max e Khaleesi (il mio cane e la mia gatta, che non sono più con noi) o foto del mio primo capodanno con Cinzia.
È impossibile non sorridere ripensando a quei momenti 🐶😸
Viviamo in un’era in cui abbiamo macchine fotografiche e videocamere ultrapotenti in tasca e sempre con noi… USATELE per creare ricordi (come dice il mio amico Roberto).
Dobbiamo essere deliberati nel cercare di creare situazioni che ci danno gioia e immortalarle, in modo che il nostro future-self possa beneficiare di questi momenti quando ne avrà bisogno.
Attenzione però: quando arrivate sulla cima della montagna, quando siete a cena con le persone più importanti della vostra vita, quando nasce vostro figlio… non siate quello o quella che, pur di immortalare il momento, NON LO VIVE.
Come ho detto al mio TEDx dello scorso anno: quando arrivi in vetta, goditi il momento, pensa alla fatica che hai fatto, guarda il panorama, respira l’aria fresca e pulita, senti il calore del sole sulla faccia… E POI fai la foto che ti permetterà, quando la riguardi, di tornare a quello stato di piacere assoluto.
Se non lo vivi appieno prima, la foto non serve a niente.
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