Non abbiamo tempo... o forse sì?
Ce l'abbiamo, ce l'abbiamo...
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PS: Se rispondi a questa email sappi che IO LEGGO TUTTO, ma non è detto che riesca a rispondere a tutti (o comunque non sempre in tempi brevi), porta pazienza.
Annuncio LIVE: Sessione di revisione dei CV Martedì sera!
Dopo il grande successo dell’ultima sessione di CV review per i membri dell’Office of Cards Club… la ripropongo!
Ne abbiamo rivisti 4 in dettaglio, spiegando cosa va, cosa no, cosa “legge” un recruiter quando vengono scritte certe cose… abbiamo anche discusso come presentarsi al meglio, come mettere in evidenza le nostre skills e le nostre esperienze.
Insomma, è stata una specie di mini coaching dato che i 4 che avevano mandato il CV erano tutti nella call :)
Se volete sottoporre anche il vostro CV alla mia revisione… iscrivetevi al Club e all’evento di martedì, vi aspetto!
Non abbiamo tempo... o forse sì?
L'altro giorno avevo un “buco” tra due incontri in due luoghi diversi e così mi sono messo a lavorare in un bar. Lavorare nei bar è molto rilassante, trovo che sia più facile concentrarsi e farsi venire idee… sopratutto quando sai già cosa devi fare quando ti siedi (nel mio caso tipicamente scrivo newsletter, post o altre attività di “creazione” di contenuti).
Ogni tanto mi piace alzare la testa e guardarmi intorno, guardare la gente.
Sarà stato il posto in cui ero o l’ora del giorno, ma ho notato che quasi tutti erano “di corsa”. Alcuni stavano letteralmente correndo sula strada fuori dal bar (e non parlo di chi fa jogging :)).
Mi ha fatto riflettere su quanto spesso diciamo "non ho tempo" come se fosse una verità assoluta, quando in realtà...
Abbiamo TUTTI 24 ore al giorno. Né una di più, né una di meno.
Ma perché alcune persone sembrano avere il tempo di fare tutto ciò che vogliono, mentre altre arrancano cercando di gestire la to-do list che immancabilmente ha più cose di quelle che riusciamo a fare?
Io sono sempre stato un tipo abbastanza produttivo, sempre a a chiedermi “come faccio a spendere i prossimi 30 minuti nel modo più produttivo possibile?”. Non mi sono mai accontentato di avere un lavoro full time, ho sempre cercato di fare di più, di più di quello che mi chiedevano e, quando ho capito che nel mondo corporate non sempre fare di più significa ottenere di più, ho iniziato a fare di più “fuori”, con le side gig che chi mi segue da un po’ conosce bene.
Nel tempo ho imparato a gestire il mio tempo in modo efficace, a ottimizzare i quarti d’ora, le code in posta, il tempo in cui aspetto una persona… ogni slot di tempo ha uno scopo preciso e spesso questo porta le persone che mi conoscono a chiedermi “ma come fai a fare tutto quello che fai?”.
Ho fatto un videocorso di 9 ore in cui spiego, per filo e per segno, il mio “sistema”, che non è nulla di magico, ma è un modo per “incastrare” la mia vita in un guardrail che mi impedisce di cadere vittima delle distrazioni improduttive.
Uno dei passi fondamentali per riprendere il controllo del nostro tempo è capire dove lo stiamo sprecando.
Quando ho iniziato il mio percorso verso l’ottimizzazione del tempo, sono partito da un’analisi, tipo diario alimentare, di come stavo allocando il mio tempo.
Mi sono reso conto che perdevo OLTRE 15 ORE A SETTIMANA in:
Call dove la mia presenza non era davvero necessaria
Risposte a email che potevano aspettare (o essere ignorate)
Scroll infinito su LinkedIn "per tenermi aggiornato" 🙄
Aiutare colleghi con problemi che potevano risolvere da soli
Il problema non era il tempo. Era che lo stavo REGALANDO a cose e persone che non meritavano (o a cui non serviva) questo dono prezioso.
Da quel momento ho iniziato a fare tre cose che hanno cambiato tutto:
1. Ho mappato le mie "perdite di tempo"
Ho preso un foglio e ho scritto tutte le attività dove sentivo che stavo sprecando ore della mia vita. Il modo in cui l’ho fatto è stato semplice: usando i colori del calendario, coloravo in rosso le cose che avrei potuto non fare (perdite di tempo), in giallo quelle che “bene se la fai, ma se non la fai non muore nessuno”, in verde quelle “utili” o “must”.
2. Ho iniziato a dire di NO (senza sensi di colpa!)
"Puoi unirti a questa call?" → "No, ma mandami un recap se emerge qualcosa di importante". Oggi direi “mando il mio MeetGeek e mi leggo le minute e se serve ti scrivo.
"Hai 5 minuti per darmi un'opinione su questo?" → "Possiamo parlarne domani alle 15?". Ben sapendo che entro le 15 di domani la persona avrà già risolto il problema da sola :)
L’importante, nonché la parte più difficile, non è dire No, ma farlo senza sentirsi in colpa. Specie se fino a 5 minuti prima erano tutti Sì.
Ricordate che avete un dovere nei confronti degli altri, certo… MA ANCHE VERSO VOI STESSI. E se spendete il 100% del tempo per gli altri non state facendo il meglio per voi.
3. Ho pianificato i miei "time block" sacri
Ho creato blocchi di 60 minuti nel mio calendario dove NESSUNO può disturbarmi. Questi sono i momenti in cui lavoro ai miei progetti, scrivo, o studio. E indovinate? La mia produttività in questi blocchi è 3X rispetto al resto della giornata.
La parte più difficile? Capire che il tempo è la NOSTRA risorsa più preziosa. Non è rinnovabile. Una volta speso, è perso per sempre.
La verità è che tutti abbiamo abbastanza tempo per ciò che è davvero importante. Il trucco è non essere reattivi e dire sì a tutto l’inbound che riceviamo, e cercare proattivamente di inserire (e difendere!) blocchi di tempo per noi in cui creiamo lavoro PER NOI.
Quindi, la prossima volta che dirai "non ho tempo", prova a chiederti invece: "È davvero una priorità per me?"
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Grazie Davide per questa riflessione a cui ne aggiungo una che mi è molto cara.
Credo che l obiettivo non sia solo essere produttivi, ma avere ben chiaro in testa il grande progetto a cui stiamo lavorando, il traguardo ambizioso a cui vogliamo dedicarci (come persone, in tutte le sfaccettature) e le tappe che ci portano in quella direzione. A quel punto nel percorso il tempo è senza dubbio la risorsa più preziosa, insieme ad altre che dobbiamo avere in mente. Non si tratta di occupare bene il tempo, ma di dedicare il nostro impegno a qualcosa che ci realizzi e che, possibilmente, lasci un segno positivo intorno a noi.
A presto!