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Il tuo io futuro ti sta guardando
Sabato scorso pioveva. Una di quelle giornate in cui l'unica cosa che vorresti fare è stare sul divano a guardare un film (tipo Mamma ho perso l’aereo). Ero a casa con la famiglia e le previsioni davano pioggia anche per domenica.
Abbiamo deciso di sfidare la pioggia e uscire a pranzo e, sulla strada del ritorno, mi sono ricordato che mancavano le cose per la colazione del giorno dopo.
"Fermiamoci a fare la spesa" ho detto a mia moglie.
"Ma dai, andiamo domani..."
"Anche io non ho voglia" le ho risposto "ma sai perché andremo ora? Perché so già che il me di domani sarà grato al me di oggi per essere andato".
Questa piccola conversazione mi ha fatto riflettere su quanto spesso prendiamo decisioni basandoci solo sul nostro "io presente", dimenticandoci completamente del nostro "io futuro".
Il segreto per fare le cose che non abbiamo voglia di fare è smettere di pensare a come ci sentiamo ora e iniziare a pensare a come si sentirà il nostro io-futuro.
Pensateci un attimo:
Quante volte il lunedì mattina avete maledetto l'io del venerdì che non ha finito le slides per il capo?
Quante volte vi siete svegliati con il mal di testa maledicendo l'io della sera prima che ha bevuto "solo un altro bicchiere" (il 5o)?
Quante volte avete rimpianto di non aver iniziato prima quel progetto che ora è diventato urgente?
La verità è che siamo bravissimi a scaricare le responsabilità del nostro io-presente su un’altra persona, il nostro io-futuro. Come se fosse una persona diversa da noi. Una persona che, nella nostra testa, avrà:
Più energia
Più voglia
Più tempo
Più disciplina
Ma indovinate un po'? Quella persona siete sempre voi!
E allora come facciamo a prendere decisioni migliori?
Prima di tutto, dobbiamo fare una domanda al nostro io futuro:
Per le cose che NON vogliamo fare oggi:
Il me di domani sarà contento se lo faccio ora?
Quanto stress gli risparmio?
Quanto tempo gli faccio guadagnare?
Per le cose siamo tentati di fare, ma che sappiamo avranno conseguenze:
Il me di domani sarà contento se lo faccio?
Mi criticherà?
Che impatto avrà sul suo benessere/produttività?
Vi faccio alcuni esempi:
Io cerco di mangiare sano, ma ogni tanto la torta o la brioche ci scappa… e ci scappa solo quando quella mattina ho corso, così al mio io-futuro dico “oggi ci meritiamo il croissant”
A volte faccio pranzi che definirei luculliani (mangiare tanto la sera impatta negativamente il sonno quindi cerco di organizzare i miei incontri con gli amici a pranzo), quindi dico al mio io-futuro “stasera fasting o insalata”.
Questa stessa newsletter a volte è infilata in slot in cui non ho proprio voglia… ma so che il mio io-futuro mi guarda e se non la faccio ora lui poi si arrabbia e gli creo un problema.
È come se il nostro io-futuro fosse sempre lì a guardarci, a sperare che prendiamo la decisione giusta per lui.
Vi faccio qualche esempio pratico:
Il me di domani sarà grato se stasera preparo la borsa della palestra
Il me di lunedì sarà grato se oggi finisco le slides
Il me del colloquio sarà grato se ora spendo 2 ore a prepararmi sull’azienda e la persona che sto per incontrare
Ma vale anche al contrario:
Il me di domani si pentirà di aver mangiato quella seconda fetta di torta (una ci sta, due… devi fare 100 minuti di zona 2 per espiarla :))
Il me del meeting si pentirà di non aver preparato le slide in anticipo
Il me di fine anno si pentirà di non aver iniziato quella nuova abitudine
La prossima volta che dovete prendere una decisione, fate questo esercizio: chiudete gli occhi e immaginate di essere voi stessi tra 24 ore. Come vi sentirete rispetto alla decisione che state per prendere? Sarete grati al vostro io presente o lo maledirete?
La risposta a questa domanda è spesso tutto quello che vi serve per fare la cosa giusta.
Ricordatelo sempre: il vostro io-presente e il vostro io-futuro sono COMPAGNI DI SQUADRA e dovete andare d’accordo e giocare insieme, l’uno per l’altro, solo così potete vincere la partita.
E voi? Che decisione state rimandando oggi che il vostro io futuro vorrebbe che prendeste ora?
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È uscitooooooo!!
Lo so che lo sapete, o che non ve ne può fregare di meno, ma il 7 Febbraio è uscito il 16mo album dei Dream Theater.
Ormai è già in heavy repeat nella mia macchina… devo dire che il ritorno di Mike Portnoy ha portato un bel po’ di aria fresca, sopratutto sul lato creativo (tecnicamente Mangini non ha nulla da invidiare a Portnoy, almeno secondo me).
Devo dire che questo ultimo lavoro si colloca ai livelli di Black Clouds o di Metropolis 2, ovvero al top :)
Premesso che è un quasi-concept-album quindi, proprio come Metropolis 2, andrebbe ascoltato tutto in fila… le ultime 2 canzoni meritano una menzione speciale.
Bend the clock è una coccola per le vostre orecchie, una canzone da imparare e cantare a squarciagola quando siete bloccati nel traffico. Ha un testo meraviglioso, è praticamente una poesia, e l’assolo finale è… libertà. “If I could bend the clock / The passageway of time / Leave it all behind / No more paralyzing dreams / The midnight screams / Always haunting me”… giuro che mi viene da cantarla mentre sto scrivendo :)
Si tratta di una di quelle canzoni che io definisco “regali degli artisti al tempo”, perché secondo me è immortale, ascoltarla tra 20 anni sarà come ascoltarla oggi, sempre attuale, sempre emozionante (in bocca al lupo a trovare canzoni pop così :))
Se ne volete riprova, ascoltate ora l’album Metropolis pt 2 e considerate che è uscito nel 1999… è come un buon vino, più passa il tempo e più è bello da ascoltare!
The shadow man incident invece è la “classica” canzone di fine album dei DT: un lavoro di 20 minuti di una complessità pazzesca. Anche qui un testo da paura, letteralmente…
Terrifying nightmares shared around the world
Stories of a faceless man
Who goes by many names
And traps us in his fearful gaze
A stranger in the mist
In the darkness of the night
Who leaves us paralyzed
As you fall asleep
Better keep a watchful eye
And maybe leave a light on tonight
… e riff di chitarra e di tastiera a riempire che creano atmosfere davvero memorabili.
Insomma, dategli una chance… magari scoprite qualcosa che vi piace (nota: difficilmente il prog piace al primo ascolto… magari di chance dategliene 2 o 3 prima di gettare la spugna).
E ovviamente il 30/6 sarò a Marostica con mia figlia Arya a sentirli dal vivo :)
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